lunedì 8 febbraio 2016

08.02.2016 DI PALME E DI COCCHI




La raccolta del cocco.  Inizia quando ti accorgi che la palma nel giardino è piena, troppo piena di frutti. E te ne accorgi perchè al mattino presto, molto presto, senti un rumore sordo, un “TOC” inconfondibile e speri che il guardiano notturno fosse in un altro punto della casa e che la macchina ancora una volta miracolosamente sia salva. Al terzo mattino di seguito alzi lo sguardo sopra la tua testa prima di uscire di casa e decidi che comincia ad essere pericoloso e ti organizzi per la raccolta del cocco. 



Uno dei guardiani che lavora per il CUAMM qua a Beira prima era il raccoglitore di cocchi del proprio villaggio. Un mestiere di tutto rispetto e molto molto richiesto. Ora comincia ad avere una certa età  ma l’agilità e il coraggio pare non gli manchino. E’ lui che chiamiamo per l’operazione “salva una famiglia dalla caduta dei cocchi”. Si chiama Guilherme, come il nostro piccolino, e così la faccenda è ancora più simpatica. 


Operazione uno : salire in cima alla palma a mani nude.



Operazione due:osservare esterefatti nonostante gli occhi ancora cisposi di sonno perchè è molto presto.




Operazione tre:correre a nascondersi perchè cominciano a essere lanciati cocchi da 10 mt di altezza per tutta l’ampiezza del giardino.




Operazione quattro:  dividerli tra “ cocco” e “lanho”.Il cocco è quello maturo, buono per cucinare, fare sughi e condire riso. Il lanho è quello fresco, del quale si beve l’acqua, direttamente dal frutto. Si riconoscono dalla quantità di acqua che c'è dentro. Si porge il cocco vicino all'orecchio, si scuote e si decide di che categoria fa parte.



Durante quasi tutto l’anno per la strada si incontrano ragazzi che all’angolo dei marciapiedi con un mucchietto di cocchi, un coltello per tagliare la parte superiore e un sacchetto di cannucce, vendono cocco fresco da bere. Si fermano le macchine, i pedoni, la gente dagli autobus. Invece che una bottiglietta d’acqua o un succo di frutta per sconfiggere il caldo ti bevi un bel cocco. Anche noi lo facciamo spesso, i bimbi lo adorano. Ma quando è quello di casa...ha tutto un altro gusto! 







Operazione cinque: godersela!





2 commenti:

  1. Molto avvincente questa descrizione... non sapevo della differenza fra “cocco” e “lanho”! A Forlì ne avevo uno un po' rachitico, il vostro pare assai fruttuoso :-)
    Grazie dei bei post Chiara... scrivi bene, pare di esser lì!

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    1. Grazie a te, in questi giorni ci stanno cadendo un sacco di cocchi quasi sulla testa...siamo di nuovo in stagione e dobbiamo rifare l'operazione! ma poi almeno mangiamo tutto in salsa di cocco, il che ci rende felici!

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