venerdì 9 gennaio 2009

09.01.2009 LA PRIMA VOLTA IN AFRICA


Eccoci nel nuovo anno, il passaggio dal vecchio al nuovo è stato piuttosto tranquillo e piacevole. Passato in famiglia, eh già perché i quattro nonni al completo hanno deciso di venire a trovarci nella tanto lontana Uganda per le feste. Finalmente hanno visto e toccato con mano i luoghi dove il loro nipotino sta crescendo. Sono arrivati prima di Natale e abbiamo passato tutti insieme quindici giorni. Il loro arrivo è stata una grande festa per noi che ormai siamo abituati alla nostra tranquilla routine, al silenzio (quando non ci sono tutti i bimbi in giardino)…in men che non si dica la casa si è riempita di voci, di scarpe, di colori, di dolci, di tortellini… e di regali!
Per i nostri genitori è stato il primo lungo viaggio della vita e soprattutto la prima volta in Africa. Io sono stata per la prima volta in Uganda nel 1997 ed era stato il mio primo contatto con l’Africa, Matte nel 2006 ha assaporato il suo primo incontro con la calda terra tanzaniana. Per ognuno il primo incontro è diverso, ha un gusto speciale ma sentire e vedere i nostri genitori per la prima volta in africa ha fatto riaffiorare alla mente le prime sensazioni, i primi stupori, che sembrava si fossero nascosti sotto alla polvere rossa che ha ricoperto i miei successivi viaggi..
E allora è stato bello rivedere attraverso i loro occhi “la prima volta” che vedi una bicicletta stracarica di persone e frutta, a volte di mobili o animali; un camion carico di vacche e gente arrampicata; bimbi in un polveroso cortile davanti ad una casa di fango che giocano con una ruota ridendo e salutando; il verde brillante delle palme; il rosso intenso e inverosimile della terra; il sorriso e la stretta di mano della gente che non ti conosce ma vuole salutarti; una chiesa stipata di gente e bambini che cantano all’unisono avvolti in vestiti di mille colori, e poi ancora la prima volta che vedi le scimmie libere nel loro habitat e ti senti quasi in colpa per essere tu nel posto sbagliato; giraffe, leoni, elefanti, ippopotami immersi in un paesaggio mozzafiato scaldati da un sole di un arancione vivace che cala lasciando una scia di mille colori sulla savana. La prima volta che vedi bimbi di pochi anni portare taniche di acqua sulla testa, caricare i fratellini più piccoli sulla schiena; una donna anziana che mentre zappa la terra alza la testa e ti sorride facendo un cenno di saluto ma anche la prima volta che vedi il traffico della capitale, i centri commerciali e i grattacieli affianco ai mercati sudici e alle baraccopoli stracolme di lamiere. La prima volta che assaggi la papaia e ti macchi del suo arancione inconfondibile, la prima volta che vedi un avocado, un mango, un jackfruit o un frutto della passione. La prima volta che assisti ad una festa che sembra stata organizzata apposta per te in cui sei trattato da re e non sai perché, non hai fatto nulla ma qualcuno ti ringrazia e sprofonderesti sempre più nel divano su cui sei seduto mentre gli altri stanno sulle panche. La prima volta che ti servono un piatto locale e guardi gli altri per capire come bisogna mangiare e a volte ingoi senza sapere cosa mangi, la prima volta che senti l’odore della terra e del sole dell’equatore….grazie, la vostra visita ci ha fatto riapprezzare tante cose alle quali ormai ci stiamo abituando ma che sono talmente speciali che non possono appannarsi nella quotidianità e grazie perché la vostra prima volta in Africa è stata anche la nostra prima volta in Africa con voi. Ed è stato speciale!

19.12.08 MR. GREG COMPIE UN ANNO


Il 19 dicembre il Mr. ha compiuto un anno e che anno! Ben lontano da dove è nato ma tanto tanto felice. Dopo aver disegnato e scritto e “spedito” gli inviti, con l’aiuto di qualche bimba, per la festa che avrebbe dovuto tenersi nel nostro giardino il 19 dicembre nel pomeriggio dalle 16, sono stata colta di sorpresa dai bimbi quello stesso giorno si,… ma alle 9 del mattino. Erano già pronti e carichi per cominciare la festa! Ho cominciato allora ad appendere i palloncini e disporre un po’ di cose poi ho detto loro di tornare per le quattro, mi hanno ascoltata per metà e alle tre erano di nuovo davanti alla porta ma questa volta lavati, lucidi e profumati e tutti con i vestiti della domenica! Un po’ alla volta ho cominciato a portare fuori patatine, dolcetti e caramelle e nel giro di tre-quattro minuti tutto era stato spazzolato, le scodelle riposte ordinatamente al lato del tavolo e i bimbi seduti con piattini ricolmi di cibo. Se le sono date di santa ragione per accaparrarsi i biscotti o le caramelle e qualcuno si è anche riempito le tasche per correre a casa a riporre “il bottino” e tornare a fare scorta. Hanno praticamente costruito torri di biscotti nei loro piattini, mescolati a patatine e roba salata e si sono sbafati tutto senza bere un goccio di bibita…! Per noi è inconcepibile ma qua funziona così: ci si riempie i piatti all’inverosimile, si mangia in fretta e infine si beve una bibita. Ben diverso da come siamo abituati noi…
Dopo la merenda ho tirato fuori mascherine, trombette, cappellini e bolle di sapone e i colori e le urla hanno riempito il giardino. Mr. Greg era un po’ confuso in mezzo a una quindicina di bimbi che urlavano e saltavano, tutti più grandi di lui (a parte una di tre mesi) ma se l’è passata facendo scorpacciata di biscotti anche lui quel giorno! Nel tardo pomeriggio è arrivata qualche mamma a portare i saluti e qualche regalino, non certo a prendere i figli che ovviamente vengono e vanno da soli! In serata sono arrivati alcuni colleghi di Matte a portare gli auguri da parte di tutto lo staff…insomma fino alle nove di sera il tavolo sotto al portico è stato riempito e svuotato più volte di bibite, patatine , noccioline, caramelle… e sulle sedie si sono succedute persone di tutte le età…noi tre abbiamo dispensato sorrisi e chiacchiere e infine siamo crollati dopo questa giornata ricchissima di sorrisi, grida, strette di mano e tanti complimenti al piccolo Greg che tutto sommato è stato anche bravino, forse perché frastornato dal caos..