martedì 13 ottobre 2015

13.10.2015 IL RITMO DEI TASTI RACCONTA

Tutto il mondo è paese e anche qua in Mozambico, tra i poveri dei poveri, ci si lamenta del caro vita. Nel giro di poche settimane sono aumentati il prezzo del pane,del pollo e delle patate. La base dell’alimentazione di molte persone. Pochi mesi fa sono aumentati i prezzi dei trasporti pubblici, i minibus che conterrebbero 12 posti e in genere vengono riempiti con 30 persone sono il mezzo più utilizzato dal popolo per spostarsi su brevi ma anche lunghe distanze. Stipati uno sopra l’altro, a volte in attesa per mezzore sotto ad un sole cocente perchè non c’è proprio nemmeno un buco libero, bisogna aspettare i successivi mezzi sperando di riuscire ad incastrarsi tra la signora con il cesto di frutta in braccio e il bebè attaccato al seno e l’impiegato in camicia bianca con il laptop sulle gambe. I servizi diminuiscono, i prezzi aumentano.
La gente è scontenta, si lamenta , gli stipendi non aumentano e il costo della vita continua a crescere.
Un Paese che la settimana scorsa ha festeggiato 23 anni dagli accordi di pace ( nel 1992) che hanno posto fine ad una guerra civile di 16 anni che ha rovinato il Paese. Però ancora in questi giorni ci sono disordini, ci sono state vittime, in zone remote e rurali e se ne parla poco ma la tensione rimane sempre alta.
Il Mozambico che cerca di crescere, che fa congressi per incoraggiare gli investitori , che inaugura nuovi monumenti nelle piazze quasi ogni mese, che ridipinge palazzi e rifa strade ma che non ha nè acqua nè luce per molte ore al giorno e la propria gente non può più permettersi di comprare il pane.
Quante contraddizioni ,
osservate da occhi occidentali che ormai conoscono i contrasti africani ma ai quali non si abituano mai,
da mani occidentali che si sono sporcate negli anni passati ma che sempre meno si immischiano nel vivere quotidiano della gente
da dita occidentali che tentano di battere su di una tastiera al ritmo di racconti che raggiungano qualcuno lontano o forse soprattutto la propria coscienza.

venerdì 2 ottobre 2015

02.10.15 LA FESTA DEI NONNI

Oggi si festeggiano i nonni in Italia, e noi non siamo da meno anche se tornati a kilometri di distanza.
I nonni che ci hanno accudito nelle nostre vacanze italiane con cibo, cure, attenzioni e tanti vizi; la nonna che continua a farlo anche nelle sue vacanze mozambicane cucinandoci gnocchi e lasagne nonostante i 35 gradi. Nonni che si accontentano di chiamate skype, disegni mostrati da un computer e giochi fatti attraverso lo schermo.
I nipoti ne parlano spesso e volentieri, sono i loro eroi, i custodi della loro storia, i contastorie più magici e affascinanti, i loro sogni spesso parlano dei nonni, il momento prima della nanna spesso è un loro ricordo, un gusto,un odore,un colore fa loro tornare in mente episodi passati insieme.
Tanti auguri a tutti i nonni e i nipoti vicini e lontani!

lunedì 6 luglio 2015

06.07.15 REGINA DI CUORI E DI FIORI

Sono l ‘indiscussa regina della casa: per il compleanno un cuore di pietra, per la festa della mamma un cuore di cannuccia, quasi tutti i giorni cuori di carta e disegnati, fiori caduti e fiori strappati ritrovati sul comodino, sul cuscino, vicino al piatto... almeno qualche vantaggio nell' essere l’unica donna di casa c’è!( almeno per ora, prima del grande spauracchio dell’adolescenza) .Vivo la mia condizione di donna in casa coccolata e amata dai miei 4 cavalieri.

Una situazione rara per le donne mozambicane. La maggior parte delle donne sono sole, i mariti hanno diverse relazioni, diversi figli e passano da una famiglia all’altra senza molta cura. Quasi tutte le donne con cui si parla non hanno un marito: o è morto, o le ha abbandonate o vive e lavora lontano. Molto spesso fanno diversi lavori per poter dare una vita dignitosa ai figli e concedergli un’educazione. Passano molto tempo tra loro, spesso disperandosi l’una con l’altra in una separazione di genere evidente, a volte pesante. Le violenze domestiche sono all’ordine del giorno e il marito che aiuta in casa,che è dolce e gentile è mal visto. L’unica speranza sono le giovani coppie, il ceto medio, l’istruzione.

R. è madre e nonna, è sola, ha cresciuto tre figli dandogli la possibilità di studiare; ora due lavorano, una figlia abbandonata dal marito e rimasta senza lavoro, è tornata a vivere con lei. R. lavora per tutti, figli e nipoti,vive in una casa senza corrente elettrica e senza acqua, alle cinque del mattino va a riempire le taniche di acqua da lasciare in casa prima di andare al lavoro. Al lavoro però arriva sempre con il sorriso sdentato e si mette di buona lena per affrontare una giornata faticosa. R. non sa leggere, lo ha scoperto Gregorio, perchè R. lavora in casa nostra. A poco a poco stiamo scoprendo il suo mondo, così diverso dal nostro e ogni giorno che imparo qualcosa di più mi chiedo cosa potrà pensare di questa regina di cuori e di fiori amata e coccolata da quattro cavalieri.

venerdì 5 giugno 2015

05.06.2015 NOSTALGIE

Tanti auguri al Nonno Alberto che oggi compie 64 anni!

La nostalgia di casa e di affetti famigliari dopo quasi un anno di Mozambico si fa sentire. Per i più grandi ma anche e soprattutto per i più piccini...

Mr. Greg l’altra sera mi ha sorpreso con un discorso serio serio prima di addormentarsi, già nel letto e a luci spente mi ha chiesto di parlare:
-“ Mamma perchè io non ho un amico del cuore da quando sono piccolo, sempre lo stesso? Come quelli che hanno un amico dall’asilo?"
-“Tu hai viaggiato molto, hai molti amici, viaggiare è una grande fortuna perchè conosci molti posti nuovi, nuove culture e nuovi amici ma a volte è anche faticoso”
-“Ma quando ce ne andremo da qua il mio amico Nicolas non lo vedrò più e non sarà più il mio amico del cuore come adesso”
-“Tutti quelli che hai conosciuto ti rimangono nel cuore, non sono persi, anche i tuoi amici in Italia, quando tornerai li rivedrai e sono sempre tuoi amici e poi i tuoi i cugini e i tuoi fratelli li hai da sempre e li avrai per sempre”....

Che fatica! Ha ragione e io non so come aiutarlo, in fondo a volte anche io faccio fatica a tenere il filo di tutte le relazioni attraverso le quali siamo passati, persone che sono nel cuore , con le quali abbiamo vissuto momenti forti e che poi si sono sparse nel mondo o noi siamo volati di nuovo via.
Allora a tutti gli amici dei bimbi, ai nostri amici e parenti va questo pensiero: siete sempre tutti nella nostra vita, come un grande gomitolo di lana tutti legati dentro ai nostri cuori con lo stesso lungo filo e molto più spesso di quanto pensiate riaffiorate nei nostri discorsi.
La bellezza e l’amarezza della vita in viaggio...( o del viaggio della vita)

mercoledì 6 maggio 2015

06.05.2015 POLITICHE DI BUON VICINATO

Nella notte abbiamo sentito confusione nella strada: voci concitate, battere al portone, persone, forse qualche auto. Al mattino presto c'era un'auto della polizia davanti a casa nostra e diverse auto parcheggiate in strada ( fatto piuttosto insolito nelle prime ore del mattino). Dunque capiamo che c'è del movimento, che è successo qualcosa nella casa di fronte ma non sappiamo chi ci abiti. Nel corso della mattinata scopro che hanno trovato un ragazzo morto in casa sua. Mi dicono che devo andare dai parenti. Ma io non conoscevo nè lui, nè la famiglia, vengo infatti a sapere che veniva a Beira soltanto nei fine settimana perchè lavorava in un'altra città, quindi è molto probabile che non l'abbia nemmeno mai visto. La signora che mi aiuta in casa mi guarda smarrita senza capire: "ma tu DEVI andare dai parenti, sei una vicina".Per lei non ha senso la mia giustificazione che non lo conoscevo. Mi faccio spiegare come funziona di solito, cosa devo fare. Per tutta la giornata, e anche per i giorni a seguire il portone sulla strada rimarrà aperto, vengono sistemate delle sedie nel cortile, a volte messo un piatto per le offerte all'ingresso, e chiunque può ( o deve) andare a sedersi su una delle sedie, aspettare che venga un parente o ci siano altri conoscenti e conversare su come è avvenuta la morte, chi era, cosa faceva,se aveva famiglia etc.e così anche io ho fatto, accompagnata dalla mia mentore. Mi è parso strano, all'inizio un po' imbarazzante perchè mi sembrava assurdo andare in casa di gente sconosciuta e intromettermi in un momento delicato poi ho capito, apprezzato e pensato che in effetti fosse la cosa più naturale del mondo.L'unica cosa che alla fine è apparsa strana in tutta la vicenda era che non conoscessi il mio vicino!

sabato 21 marzo 2015

20.3.2015 DOMENICA 22 LA GIORNATA DELL'ACQUA, PENSA-CI!

Acqua, sembra un argomento inflazionato.
Oro blu, se ne sente parlare sempre di più.
Soprattutto in questi giorni che ci si avvicina alla giornata dell’acqua.
Come per molte cose, ci si accorge della loro importanza solo quando vengono a mancare! e così è stato per noi, come ho raccontato precedentemente, che in Mozambico siamo spesso “ a secco” .
Probabilmente se fossi stata in Italia oggi non avrei dato molto peso a quanti litri di acqua consumo in un giorno, a quanti bicchieri getto a vuoto nel lavandino, a quante volte tiro l’acqua del gabinetto, a quanto tengo la doccia aperta... da quando però al mattino apro il rubinetto ed escono quattro gocce e poi il deserto e devo iniziare a utilizzare secchi, secchielli, bacinelle riempite precedentemente con acqua piovana, acqua dell’aria condizionata o lasciando scorrere quando c’è qualche goccia dal rubinetto…beh da quando compio queste azioni ogni giorno e sogno il getto di una doccia, l’acqua è diventata argomento di riflessione. Ma c’era bisogno che rimanessi senza per accorgermi che la maggior parte delle persone attorno a me è senza acqua corrente e ci trascorre la vita, che i bimbi si lavano nei fiumi infestati di insetti, serpenti e coccodrilli, che un sacco di malattie si stanno spargendo anche e soprattutto per mancanza di acqua? A me ci è voluto questo per accorgermene, ed è bello sentire i miei figli quando si lavano dire “attento, che così la sprechi!” e così abbiamo scoperto che possiamo consumare anche 1000 litri di acqua al giorno. Un tank pieno, che quando c’è energia ( utlimamente poca anche di quella) collegato ad una pompa a motore ci fa arrivare l’acqua in casa.
Allora lancio una sfida in questa occasione di riflessione ma che spero possa rimanere tutti i giorni dell’anno impressa nei nostri gesti. Provate domenica a usare un filo di acqua quando vi lavate le mani, i denti, i piatti; a conservare l’ acqua del lavaggio delle tazze per gettarla nel gabinetto e tirare lo sciacquone una volta in meno; a spegnere la doccia appena finito di lavarsi; a usare l’acqua della pasta per lavare le posate…forse molti di voi già lo fanno, altri magari no, provate un giorno, e magari qualcuna di queste azioni diventeranno abitudine,spargete la voce e magari diventerà anche divertente trovare mille modi diversi di risparmiare acqua. Potete anche provare a misurare quanti litri di acqua al giorno consumate in casa, e ricordate che in Italia l’acqua che si utilizza per qualsiasi cosa è potabile!!! Pensiamoci tutti domenica, noi sicuramente con un secchio in mano perché costretti , voi perché vi siete fermati a riflettere.

giovedì 12 marzo 2015

12.3.15 SE TUTTI...


Mr. Greg:-“ A cosa servono le stelle e i pianeti? A fare il cielo più bello?”
Se tutto servisse a fare qualcosa più bello come sarebbe meraviglioso il mondo! Ma forse agli occhi dei bimbi è davvero tutto meraviglioso…
Mr. Gere: -“ Perché la mia maestra ha il mantello fino ai piedi? Non è mica un supereroe!”
-“No Gere, la tua maestra è musulmana”
Se tutti vedessero gli altri come supereroi come sarebbe più semplice e più divertente il mondo! Ma forse agli occhi dei bimbi è davvero tutto semplice e divertente…
- “Guglielmo dai un bacio a tuo fratello”
- “mba mba mba mba…”baci a ripetizione a fratello, giocattoli, ciabatte…
Se tutti cominciassimo a mostrare più affetto agli altri come sarebbe più dolce il mondo! Ma forse agli occhi dei bimbi è davvero dolce il mondo…

giovedì 12 febbraio 2015

12.2.2015 DA UN PEZZO DI PANE…

Siamo con tutta la famiglia in spiaggia, la spiaggia vicino a casa adiacente al club nautico della città di Beira, Mozambico. Noi siamo soci perchè lì i bimbi praticano tae-kwon-do e i corsi di nuoto, ormai non ci facciamo nemmeno più caso e facciamo avanti e indietro dalla spiaggia. Chi invece non è socio e veste con magliette bucate e pantaloni luridi viene notato immediatamente e allontanato, come è successo a due bimbi con i quali stavano giocando Greg e Gere. All’inizio non si azzardavano ad avvicinarsi, poi ho incoraggiato i miei figli a dividere i giochi con loro, che ci guardavano da lontano ma con tanta tanta voglia di provare le palette e i camioncini nella sabbia. Non appena si sono avvicinati e hanno iniziato a giocare sono stati allontanati dal guardiano, allora ho suggerito a tutti di andare un po’ più lontani dagli sguardi e continuare a giocare e così hanno fatto.
Nel pomeriggio siamo andati a comprare il pane, ecco i due bimbi che ci corrono incontro urlando “amigo amigo!” , dividiamo il pane con loro e salutiamo.
Il giorno successivo li troviamo davanti a scuola, ci corrono incontro di nuovo, mi dicono che hanno fame, guardo in borsa e ho un pacchetto di crackers mezzo sbriciolato, mi vergogno un po’ ma glielo faccio vedere e gli chiedo se lo vogliono, gli si illuminano gli occhi, uno me lo strappa di mano e corre a chiamare l’altro poi torna indietro e mi manda un bacio. Io rimango immobile, gli occhi lucidi.
Il giorno seguente ancora li trovo che corrono dietro alla mia macchina appena arrivo vicino alla scuola, in anticipo perché mi hanno chiamato di andare a prendere Greg che non sta bene. Doveva rimanere fino al pomeriggio quindi avevo con me il pranzo che gli avrei lasciato da consumare in giardino con gli amichetti prima delle lezioni pomeridiane. I bimbetti mi corrono incontro sorridenti, mi chiedo perché visto che non ho dato loro quasi nulla, non soldi, solo qualche briciola nel vero senso della parola! Gli offro allora il pranzo di Greg che ormai pranzerà a casa. C’è anche un pacchetto di wafer al cioccolato, prima di mangiarli, mentre li scartano mi mandano una serie di baci in sequenza seduti dietro ad un albero spaventati che qualcuno glieli possa “rubare”. Recupero Gregorio e gli spiego che il suo pranzo al sacco l’ho dato a quei due bimbi che ci ritroviamo sempre appresso, sembra contento. Il giorno dopo mi racconterà che durante l’intervallo i bimbi di strada si sono avvicnati al cancello, l’hanno salutato riconoscendolo e lui ha diviso la sua merenda, passandola dalle grate e dicendo loro di fare in fretta che se il guardiano li avesse visti li avrebbe sgridati. Chissà come continuerà, cosa è nato intanto da un semplice pezzo di pane!

mercoledì 28 gennaio 2015

28.1.2015 GRANDI EVENTI E PICCOLI EVENTI

E così l’anno è comiciato anche qua in Mozambico…carico di buoni propositi, con l’inizio di una nuova classe per Mr Greg e Mr Gere ma…senza acqua di nuovo !
Mentre nella maggior parte del Paese ci sono state alluvioni che hanno fatto cedere ponti e strade, allagato interi villaggi, disagiato intere regioni, qua nella zona di Beira piove poco per la stagione e noi siamo senz’acqua…
Le piene dei fiumi e i disatsri idrologici hanno occupato poco le pagine dei giornali poiché in quei giorni si stava insediando il nuovo governo ufficialmente ( dopo “solo” 3 mesi dall’elezione). Quindi il nuovo governo è insediato, la stessa maggioranza da decenni, e l’opposizione minaccia il separatismo, di chiudere vie di comunicazione etc. Come al solito difficile fare prevsioni, vediamo come si procederà, speriamo solo in maniera pacifica.
Intanto noi proviamo a concentrarci su questo inizio d’anno scolastico: Geremia in stage 0 e Gregorio in stage 2 secondo il sistema Cambridge della scuola internazionale che frequentano. Come tutte le cose qua in città paiono moderne, efficienti e funzionanati ma in realtà si scopre in fretta l’inefficienza, la disorganizzazione, il ritardo nell’operare…e così la nostra scuola non fa eccezione. Comunque tutti con l’uniforme pronta: appositamente fatta fare su misura per Geremia da una sarta ( a casa sua, raggiunta dopo una gimcana tra rifiuti e pozzanghere), con lenzuola recuperate per avere del buon cotone (NB: la camicia è bianca: dopo sei ore di scuola con 40 gradi e intervallo in giardino vi lascio immaginare come torni a casa); zainetti acquistati; libri e quaderni ricoperti in malomodo perché la plastica ( di bassa qualità) con il caldo ha fatto tutte le pieghe; insomma in qualche modo, tra qualche lacrima del più piccolo e qualche lamentela del più grande siamo partiti: Gregorio che come compito deve già leggere librini in inglese e Geremia esercitarsi a scrivere il numero 1 e a pomeriggio tra una lezione di nuoto e una di tae kwon do praticano il portoghese con gli amichetti e i vicini di casa. Tante cose, forse troppe? Dubbi di mamma.