lunedì 11 novembre 2013

11.11.2013 LE AVVENTURE ITALIANE

Eccoci, dopo mesi di assenza ma ri compariamo in una data buffa l’11.11!
Siamo in Italia, oramai da diversi mesi e stiamo cercando di inseririci nel contesto italiano SCOLASTICO e non solo…
Mr. Greg è entrato nel magico mondo, magico per modo di dire, della scuola primaria e Geremia alla scuola dell’infanzia e siamo in attesa del terzo elemento della banda Capuzzo brothers! A marzo arriverà il nostro terzo maschietto e intanto io mamma sola sono stata sedotta e abbandonata dal marito che è al lavoro in Etiopia ancora per un mese…in attesa di “diventare nonni” , se ricordate siamo stati i genitori della sposa ( la nostra baby sitter) e tra poco nascerà il suo bimbo e siamo tutti in trepida attesa insomma è come se diventassi mamma e nonna insieme!!!
Questo rientro, come tutte le volte che torniamo in Italia per qualche mese, ci stupisce e scopriamo un Paese che è molto diverso da come lo avevamo lasciato.
Dal punto di vista della sanità no comment: per riuscire a fare degli esami per la gravidanza, che il sistema sanitario passerebbe gratuitamente , devo percorrere mezzo veneto altrimenti dovrei andare privatamente ad ogni passo con spese insostenibili ai più, oltre a passare le giornate per sbrigare le parti burocratiche…evviva le facilitazioni!
Dal punto di vista dell’ istruzione il nostro piccolo eroe Mr. Greg sta lottando con le letterine italiane ( fino a qualche mese fa scriveva in amarico) e i numeri e scopre la difficoltà di stare seduto 8 ore e lo spauracchio dei compiti e delle note!!! Oltre a dover fare un lavoro sociale non da poco: è la prima volta che si trova con compagni a lui simili con cui confrontarsi, a essere uno tra tanti uguali e non “il diverso” (l’unico bianco) e a dover rispettare l’autorità delle insegnanti , che finalmente capisce, e non poter più fare il bello e il cattivo tempo con la scusa che non capiva … la mamma cerca di barcamenarsi tra burocrazia che fa ridere, compiti a casa che stressano peggio di un esame universitario e bilanciare la dieta tra la mensa scolastica e la cena a casa…
Il piccolo Geremia dal suo bozzolo ovattato di casa-baby sitter e amichetta etiope è stato catapultato alla scuola dell’infanzia in 25 bimbi in classe e ritmi completamente nuovi ma pare se la cavi egregiamente dopo un mesetto di assestamento.
La mamma fa fatica ad adattarsi alla chiusura della gente, oltre che fisica( tutti a chiudere cancelli, finsetre, porte, borse con un’ansia continua indicibile) anche emotiva, della serie “ognun per sé “in ogni gesto della giornata! E anzi chissene frega del vicino e se posso lo frego, basta che trovi io posto per la macchina, che io passi per primo in posta etc… e i colori grigiastri mettono una certa tristezza…sarà solo questione di abitudine …
Dal punto di vista finanziario, beh inutile dire che la vita etiope è più semplice e decisamente meno costosa per noi! Il portafoglio si svuota alla velocità della luce e il conto in banca piange…e pare tutto necessario, difficile stare fuori dal sistema e rinunciare o condividere le cose, eroe chi ci riesce, insegnatemelo!
Insomma, l’avventura continua…