mercoledì 5 ottobre 2011

03.10.2011 MR.GREG VA ALL’ASILO ETIOPE

Mano a mano che ci avviciniamo a bordo dell’ “ape cross” che utilizziamo ogni giorno come taxi, si sentono sempre più fragorose le voci dei trecento bimbi che frequentano l’asilo della parrocchia cattolica( ma ben pochi sono cattolici, la maggior parte ortodossi o musulmani). Appena entriamo dal cancello di ferro giallo ci corrono incontro un bel po’ di bimbetti, chi in uniforme sdrucita, chi con i vestiti della festa, chi con i vestiti rammendati, ciascuno con il suo portavivande alla mano. Greg si nota con la sua pelle candida e l’uniforme pulita e fresca, dai colori brillanti di nuovo. Anche lui con il suo zainetto con acqua e merenda ma per lui nel portavivande non c’è injera, a differenza degli altri ( l’ennesima differenza) lui ha i biscotti.
I bimbi si spintonano per poterlo guardare meglio, lo toccano, gli accarezzano i capelli, le braccia, il viso; ma quando le manine che accarezzano sono decine in effetti può diventare fastidioso e imbarazzante. Ci raggiunge con passo deciso Sister Lucia, la suora etiope che gestisce l’asilo e che parla italiano. Greg si rassicura molto a sentire parlare la sua lingua e lei gli assicura che oggi staranno insieme.
Nel pomeriggio mi racconterà che un signore li guardava mentre giocavano in giardino con un ramoscello alla mano, pronto a frustare chi faceva il birichino, e per birichino molte volte pare significasse che importunavano Mr Greg…
Inoltre mi dice che tutti cantano e lui sta immobile, perché non capisce, però quando lo vado a prendere sembra sereno e contento e dice di essersi divertito e di avere un nuovo amico, il suo compagno di banco, che però non sa come si chiami perché non glielo ha detto ( io leggo che non si sono capiti).
Ogni giorno un’avventura, speriamo impari presto a dire in amarico: “lasciatemi stare” così potrà condurre una vita più rilassata e godersi le sue nuove amicizie.
Intanto io e Matte la sera studiamo le frasi e le risposte da dare per le mille domande che ogni giorno ci pone a bruciapelo, tipo: ma perché quelli neri per la strada hanno tutti i vestiti sporchi e rotti?
Accettasi consigli….

2 commenti:

  1. Ciao a tutti, sono convinta che Mr. Greg se la caverà bene molto presto, come voi saprete trovare le parole giuste per rispondere alle sue domande, il percorso della vostra vita è già una riposta! Anche qui comunque c'è sempre di più una varietà di razze con cui convivere e con cui confrontarsi e ...non sempre noi "autoctoni" risultiamo vincenti. Io comunque ho avuto a che fare in tre anni con otto badanti per mia madre(le fa fuggire tutte) e quella di oggi sarà la nona,nazionalità russa, rumena, moldava con le quali mi sono sempre intesa a meraviglia!! Spero di leggere nuove news a breve, mi portano veramente lontano in tutti i sensi da questa realtà un pò troppo frustrante. Un abbraccio a tutta la famiglia. Domenica andremo tutti in piazza Maggiore per sostenere il progetto del Cefa per il trattore per il Sud Sudan! Giuliana

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  2. Beh, potreste dirgli che è di moda in Africa vestirsi così.
    Oppure iniziate anche a voi a strapparvi i vestiti e a non lavarli, risparmiando anche.
    Il grunge stà tornando di moda !!!!
    Forza Mr. GREG
    Emi

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