lunedì 17 ottobre 2011

17.10.2011 FARE LA SPESA A WOLISSO

Fare la spesa a Wolisso è un lavoro, bisogna girare per i negozietti alla ricerca del prodotto desiderato, sebbene ormai Wolisso sia una cittadina in grande sviluppo piena di alberghetti e ristorantini e ci hanno detto che negli ultimi anni anche il rifornimento di alimenti è migliorato in maniera esponenziale, ma si sa noi siamo sempre un po’ esigenti…Ormai abbiamo il nostro arabo di fiducia che è forse l’unico a tenere i pannolini ( sperando che ci sia la taglia giusta), un altro ha addirittura delle minuscole bottigliette da 250 di olio di oliva, semmai dovessimo rimanere senza potrei sempre condire la pasta due volte!
Le uova sono a quanto pare un bene preziosissimo: in pochi le tengono e quando non si trovano non si trovan proprio da nessuna parte…dobbiamo ancora capire da dove vengano e con che frequenza, ste benedette enkulall.
Comprare la pasta è un terno al lotto: ci sono state settimane in cui gli unici pacchi disponibili in tutti i negozietti più riforniti ( che si chiamano supermarketi ma che di supermercato hanno molto poco)erano pacchi di spaghetti, la pasta corta stava diventando un sogno. Fino al momento in cui…ha aperto un nuovo negozio che vende la pasta sfusa!in sacchi, come le granaglie: un sacco da 20kg di fusilli, un sacco di penne e tu vai e compri la quantità desiderata che ti viene pesata e messa in un sacchetto, è una soluzione ottima! Infine il capitolo frutta e verdura: va a settimane, alcuni giorni si trovano soltanto arance e di trovare una banana o un avocado manco a parlarne, altri giorni spuntano sui banchi dei rivenditori papaie, pompelmi e la frutta più impensata. La settimana della grande festività del meskel ( festa per il ritrovamento della croce) durante la quale tutto il Paese aveva interrotto le attività per i festeggiamenti , erano finiti i pomodori, niente pomodori nei negozi , al mercato…se volevi i pomodori dovevi andare ad Addis…è bastato aspettare la settimana asuccessiva ed ecco rispuntar i pomodori un po’ alla volta a prezzi maggiorati e ora forse, dopo due settimane, sono tornati alle quantità e prezzi regolari.
La nostra abitudine al “tutto e subito”, tipico ragionamento da centro commerciale, qua deve essere ridimensionata, alla fine troviamo tutto quello di cui abbiamo bisogno, semplicemente in tempi diversi, e io da “ guardiana del focolare domestico” faccio fatica. Quando circa una volta al mese si fa la spesa ad Addis Abeba la mia lista raggiunge lunghezze indicibili e quando arriva la macchina e si scaricano gli scatoloni è una festa, vedere la dispensa piena di scorte mi riempie di gioia, mi da sicurezza, anche se alla fine la giornata più bella della settimana è il sabato: quando si va al mercato con la borsa di paglia a fare rifornimento…di quel che c’è.

2 commenti:

  1. Allora ragazzi... ma quanto vi manca un bel "Duka la maziwa" Njombe style? Ci piacerebbe venirvi a trovarvi. Vi porteremmo tante uova!

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  2. Anch'io se potessi verrei a trovarvi con tante uova e pomodori, anche a costo di fare in valigia una frittata di colore arancione prima del tempo! Ho letto che a Brescia in Santa Giulia ci sarà per un mese una mostra fotografica "Etiopia delle meraviglie" e la presentazione di un libro sempre su quel paese per sostenere progetti dell'Associaz. AMARE che è appunto attiva lì e nel Corno d'Africa, la conosci? A Casalecchio sta arrivando un autunno tardivo e stiamo già attivamente preparando la festa del patrono S. Martino, manifestazione a fini solidali che coinvolge sempre tantissimo tutti i cittadini grandi e piccoli. Quest'anno vogliamo fare cose speciali anche perchè sarà l'11/11/11 (vedi la cabala) e siamo ancora nell'anno del 150° dell'Unità d'Italia, un bacio a tutti. Giuliana

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