Da mesi eravamo in attesa della stagione delle piogge che stava tardando, da mesi c'era secca in quasi tutto il Mozambico: il bestiame comincia a morire, il terreno sembra pietra, un calore, un'arsura insopportabile, polvere e luce, una luce che acceca, che costringe a correre in casa e tirare le tende per dare sollievo agli occhi. Da domenica è arrivata la pioggia, una pioggia torrenziale, sembra che le nuvole in tre giorni stiano scaricando tutto ciò che hanno accumulato per mesi.Continua inesorabile giorno e notte.

Peccato che pare si stia scaricando solo su Beira e che ne sia venuta giù un po' troppa tutta in
una volta: interi quartieri sono letteralmente allagati e quasi isolati, il canale che passa in mezzo alla città sta per diventare un tutt'uno con la strada, le fognature e il sistema di drenaggio è inutile dire che non funzionano, percorrere le strade, anche quelle asfaltate è diventato difficile e pericoloso, le conseguenze igienico sanitarie sono ovvie e spaventose; la gente dalla gioia sta passando alla preoccupazione.
Come per molte cose qui, non c'è una via di mezzo.
Mentre la gente di Beira tira l'acqua a secchiate fuori di casa, si fa il bagno nelle pozzanghere diventati laghi e utilizza tutte le bacinelle disponibili, nella vicina provincia di Manica a causa della secca prolungata la gente ha cominciato a cibarsi di frutti selvatici. La siccità degli ultimi mesi ha distrutto molte piantagioni e i prezzi sono saliti alle stelle con la conseguenza che parte della popolazione si è ritrovata senza possibilità di cibarsi adeguatamente.
Mentre il dibattito politico continua sul fronte sicurezza e su quello ambientale, i prezzi salgono e la malnutrizione anche.
Nessun commento:
Posta un commento